• Metodologia
  • Chi siamo
  • Offerta formativa
  • News
    • I nostri corsi
RegistratiEntra

    Carrello

    HAI BISOGNO DI AIUTO? CHIAMACI ORA (39) 392 9856355
    info@studiosoluzionimpresa.it
    Accademia formazioneAccademia formazione
    • Metodologia
    • Chi siamo
    • Offerta formativa
    • News
      • I nostri corsi

    Imprenditoria

    • Home
    • Blog
    • Imprenditoria
    • Bilancio di esercizio e controllo di gestione

    Bilancio di esercizio e controllo di gestione

    • Pubblicato da Studio Soluzioni Impresa
    • Categorie Imprenditoria
    • Data 10 Aprile 2020
    • Commenti 0 commenti

    Cos’è un bilancio?

    Il bilancio è il documento che raccoglie la sintesi dei numeri già passati dell’azienda che se letti e interpretato in un’ottica ampia possono dare informazioni utili per valutare lo stato di salute dell’azienda e risolvere tanti problemi.

    Il bilancio aziendale è anche un punto di partenza e di riflessione per prendere le decisioni migliori per il futuro sempre che i dati siano interpretati e analizzati correttamente e quindi derivino da una lettura adeguata dei dati di bilancio.

     

    Da cosa è composto?

    Stato Patrimoniale= la fotografia del patrimonio dell’impresa

    Conto Economico = il film della gestione dell’impresa

    Rendiconto Finanziario = i soldi che ha generato l’impresa

    Quali sono i numeri essenziali da verificare?

    Il più delle volte l’imprenditore guarda il fatturato confrontandolo con quello degli esercizi precedenti e verificando se sia aumentato o meno o se è stato redatto il budget lo può anche confrontare con il fatturato che era previsto (caso non comune). Ai miei clienti chiedo: E’ meglio fatturare 3.500.00 di euro e avere un utile di 120.000 euro oppure fatturare 1.500.000 di euro e avere un utile di 150.000? Naturalmente la risposta che mi danno è sempre la seconda.

    Quindi la conseguenza è che i soli dati andamentali del fatturato, se non sono combinati con altri numeri, altrettanto importanti, non danno un informazione rilevante, anzi possono portare fuori strada.

    Oltre a verificare l’andamento è importante anche l’analisi della composizione del fatturato e degli ordini dei clienti.

    Un primo livello di analisi molto importante nelle piccole e medie imprese è effettuare dei report sui volumi commerciali analizzando la composizione del parco clienti, degli ordini da clienti, dei canali commerciale, per regione, per prodotto ecc…

    Tali report permettono di misurare la forza commerciale dell’azienda che è legata al trend del fatturato se è in aumento oppure è in contrazione, alla conoscenza del punto di pareggio del proprio fatturato, alla conoscenza della concorrenza e del mercato potenziale.

    Nel caso ci sia una contrazione dei fatturati è già di per se un segnale che qualcosa non sta funzionando all’interno dell’azienda a livello strategico e commerciale.

    Oltre ad analizzare l’andamento e la composizione del fatturato, è importante capire il livello di redditività dell’azienda di fatto l’utile dell’azienda.

    Riveste perciò un ruolo fondamentale la quantificazione della differenza fra tra il fatturato e i costi della produzione (costi specifici e generali) che in sintesi determina la:

    – capacità di svolgere in modo efficiente la propria attività tipica

    – quanti flussi finanziari può generare l’azienda.

    La redditività dell’azienda è diretta conseguenza del livello di produttività ed i fattori che influenzano la produttività sono:

    – I tempi di produzione

    – I criteri di definizione dei prezzi ed analisi dei costi.

    – L’organizzazione

    Ma attenzione se un impresa evidenzia l’utile non è detto che ci siano soldi nei conti correnti. Questo perché?

    Perché oltre i dati di conto economico che rappresenta i costi e i ricavi dell’azienda è altrettanto essenziale analizzare la situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda ad esempio possiamo incassare i crediti verso clienti dopo il pagamento dei debiti verso fornitori, oppure avere un elevato valore delle rimanenze di magazzino che di fatto ha tolto liquidità all’azienda in quanto già pagato ma non venduto o lavorato.

    Oltre allo stato patrimoniale è necessario verificare il rendiconto finanziario dell’impresa che permette di effettuare un analisi sulla liquidità dell’azienda (gestione finanziaria)

    Oggi le scelte finanziarie messe in atto dall’imprenditore sono legate alla corretta gestione degli aspetti legati ai crediti, ai debiti, al magazzino, e ad una oculata e misurata politica degli investimenti e dei relativi finanziamenti.

    L’entità dei debiti deve essere correlata con il patrimonio e con il reddito generato dall’azienda che genera i cosidetti flussi di cassa che permettono di rientrare dagli stessi debiti.

    E’ pertanto essenziale misurare e gestire i flussi di cassa dell’azienda e cioè, in concreto le entrate e le uscite monetarie, gli incassi e i pagamenti perché può capitare che un azienda che genera utile abbia comunque problemi di tensioni finanziarie.

    Quali sono i sintomi di squilibrio finanziario?

    – Crediti incagliati

    – Prodotti a magazzino invenduti

    – Ampia forbice temporale tra incassi e pagamenti

    – Investimenti sovradimensionati o sbagliati

    – Castelletti totalmente utilizzati

    – Spostamento delle scadenze dei fornitori o delle rate di finanziamenti

    – Indebitamento con l’erario da considerare una fonte di finanziamento seppur più paziente rispetto alle banche

    – Vendita di beni non strategici

    Come si possono interpretare i dati del bilancio?

    Attraverso l’analisi di bilancio

    Il bilancio è essenziale che venga letto da un punto di vista gestionale, riclassificando il bilancio contabile che a volte non rappresenta la reale situazione aziendale in quanto inquinato da politiche di bilancio quali ammortamenti ridotti, rimanenze valutate male, costi non rappresentati correttamente ecc…, perché è l’unico modo per calcolare indici e margini di bilancio che forniscono informazioni essenziali per prendere le decisioni strategiche corrette da parte dell’imprenditore.

    E’ davvero importante per ciascuna impresa eseguire uno screening per valutare il proprio stato di salute e verificare se ci si trovi in buone condizioni, in uno stato di pre-crisi, in uno stato di crisi, o di dissesto.

    L’imprenditore è il capitano che deve portare l’azienda a destinazione non sulla base di sensazioni ma controllando la rotta e tenendo sotto controllo degli indicatori.

    “Un’azienda senza controllo è come una «nave senza timone in gran tempesta» priva di un porto di arrivo, di una rotta ben tracciata, e di strumenti per verificarne assiduamente il mantenimento”

     

    Tu come e con che cadenza controlli la tua azienda? A che livello di analisi sei?

    Non aspettare ma agisci subito!

    ome si valuta lo stato di salute di un’azienda: l’analisi di bilancio per indici

    Come tieni sotto controllo la tua azienda? Con che strumenti misuri il suo stato di salute? Ogni quanto la controlli? Con che dati?

    Per un imprenditore oggi come non mai rispondere a queste domande diventa essenziale se vuole governare la propria azienda e rimanere sul mercato.

    Noi facciamo esami del sangue periodicamente per tenere controllata la nostra salute! A seguito dei risultati delle analisi se ci sono valori fuori dai limiti di tolleranza è necessario andare dal medico per capire quale può essere il problema: il colesterolo, l’anemia ……o qualcosa di più grave?!

    Le piccole imprese negli ultimi anni in seguito al processo della globalizzazione, alla forte concorrenza, all’avvento di nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Internet), all’esigenza di innovazione tecnologica, al progressivo mutamento delle esigenze dei consumatori e dei clienti, sono state sottoposte ad una riduzione dei margini economici ed una tensione finanziaria per difficoltà di incassi da parte dei clienti e difficoltà ad adempiere puntualmente alle obbligazioni e scarsi finanziamenti del sistema bancario.

    Tra l’altro l’imprenditore si trova anche a dover affrontare un ambiente socio politico in continua evoluzione a seguito di turbolenze ambientali dovute da fatti estranei al funzionamento dell’azienda (embargo, conflitti internazionali…), che di fatto influenzano anche le singole scelte dell’azienda; scelte politiche miopi che generano ostacoli per la crescente burocrazia, un aggravamento dei costi per l’elevata imposizione fiscale.

    Attenzione: La crisi non è stata la causa della chiusura di tante imprese ma ha soltanto amplificato e accelerato la manifestazione di inefficienze interne all’azienda che in tempi di boom economico non erano percepite dall’imprenditore!

    In un tale contesto, diventa sempre più importante saper «leggere» i dati economico-patrimoniali contenuti nei bilanci della propria azienda attraverso l’analisi di indicatori appositi che interpretati e confrontati nel tempo riescono a anticipare eventuali criticità e problematiche cui è sottoposta.

    L’analisi di tali dati numerici sarà poi necessario integrarla con considerazioni e scelte di carattere strategico e competitivo.

    In sintesi dall’analisi del bilancio aziendale possono essere indagate tre aree fondamentali e strettamente correlate fra loro.

    1– Analisi e andamento del fatturato ed ordini dei clienti

    Un primo livello di analisi molto importante nelle piccole e medie imprese è effettuare dei report sui volumi commerciali analizzando la composizione del parco clienti, degli ordini da clienti, dei canali commerciale, per regione, per prodotto ecc…

    Tali report permettono di misurare la forza commerciale dell’azienda che è legata al trend del fatturato se è in aumento oppure è in contrazione, alla conoscenza del punto di pareggio del proprio fatturato, alla conoscenza della concorrenza e del mercato potenziale.

    Nel caso ci sia una contrazione dei fatturati è già di per se un segnale che qualcosa non sta funzionando all’interno dell’azienda a livello strategico e commerciale.

    Come si può intervenire?

    Alcuni degli interventi che possono essere attuati sono in sintesi:

    • Revisione dei canali di vendita,
    • Revisione del portafoglio prodotti
    • Diversificazione del mercato e dei clienti
    • Riduzione dei costi senza però generare disservizi che aumenterebbero il rischio di ulteriore calo del fatturato

    2 – Analisi sul Conto Economico

    Oltre ad analizzare l’andamento del fatturato, è importante capire il livello di redditività dell’azienda.

    Riveste perciò un ruolo fondamentale la quantificazione della differenza fra tra il fatturato e i costi della produzione (costi specifici e generali) che in sintesi determina la:

    – capacità di svolgere in modo efficiente la propria attività tipica

    – quanti flussi finanziari può generare l’azienda.

    La redditività dell’azienda è diretta conseguenza del livello di produttività ed i fattori che influenzano la produttività sono:

    • I tempi di produzione
    • I criteri di definizione dei prezzi ed analisi dei costi.
    • L’organizzazione
    • Gli strumenti di misurazione e di controllo utilizzati quali per centri di costo, (raccolta dei costi distinti per reparti aziendali, prodotti, ecc.), per commesse, (raccolta dei costi e dei ricavi distinti per progetto) ecc.. .

    Qual è il rischio se non si tiene sotto controllo la produttività?

    La conseguenza è il calo del fatturato, l’innalzamento dei costi unitari sui prodotti o servizi, i prezzi di vendita cominciano a non essere più remunerativi, si tende a ridurre i costi ritenuti eccessivi, anche in ambiti strategici, come nelle innovazioni tecnologiche, si smette di investire nell’aspetto commerciale e nell’analisi dei concorrenti, si riducono le visite ai clienti, si procede al ricorso alla CIG e ci si avvia ad un processo di declino.

    Questa fase se non percepita e rilevata con l’ausilio di tali analisi e gestita con velocità può generare una vera e propria crisi di liquidità.

    Altro aspetto da considerare è la periodicità di analisi.

    Non è affatto possibile effettuare tali analisi solo a fine anno, magari in concomitanza con la chiusura del bilancio, e magari utilizzando i dati presi dal bilancio fiscale. Questo è un problema perché:

    – l’analisi annuale in un mercato così veloce rischia di essere troppo poco,

    – i dati fiscali, possono non corrispondere con dati che tengono conto delle esigenze aziendali (ad. esempio gli ammortamenti, le valutazioni di magazzino, ecc.)

    Questo tipo di analisi è sicuramente più complessa e sono richieste competenze più elevate rispetto al semplice reparto amministrativo. E’ necessario l’affiancamento di consulenti che sono specializzati nel controllo di gestione.

    3 – Analisi sulla liquidità dell’azienda (gestione finanziaria)

    Oggi le scelte finanziarie messe in atto dall’imprenditore sono legate alla corretta gestione degli aspetti legati ai crediti, ai debiti, al magazzino, e ad una oculata e misurata politica degli investimenti e dei relativi finanziamenti.

    L’entità dei debiti deve essere correlata con il patrimonio e con il reddito generato dall’azienda che genera i cosidetti flussi di cassa che permettono di rientrare dagli stessi debiti.

    E’ pertanto essenziale misurare e gestire i flussi di cassa dell’azienda e cioè, in concreto le entrate e le uscite monetarie, gli incassi e i pagamenti perché può capitare che un azienda che genera utile abbia comunque problemi di tensioni finanziarie.

    Quali sono i sintomi di squilibrio finanziario?

    • Crediti incagliati
    • Prodotti a magazzino invenduti
    • Ampia forbice temporale tra incassi e pagamenti
    • Investimenti sovradimensionati o sbagliati
    • Castelletti totalmente utilizzati
    • Spostamento delle scadenze dei fornitori o delle rate di finanziamenti
    • Indebitamento con l’erario da considerare una fonte di finanziamento seppur più paziente rispetto alle banche
    • Vendita di beni non strategici

    E’ davvero importante per ciascuna impresa eseguire uno screening per valutare il proprio stato di salute e verificare se ci si trovi in buone condizioni, in uno stato di pre-crisi, in uno stato di crisi, o di dissesto.

    L’imprenditore è il capitano che deve portare l’azienda a destinazione non sulla base di sensazioni ma controllando la rotta e tenendo sotto controllo degli indicatori.

    “Un’azienda senza controllo è come una «nave senza timone in gran tempesta» priva di un porto di arrivo, di una rotta ben tracciata, e di strumenti per verificarne assiduamente il mantenimento”

    Tu come e con che cadenza controlli la tua azienda? A che livello di analisi sei?

    Non aspettare ma agisci subito!

    Tag:bilancio di esercizio

    • Condividi:
    Studio Soluzioni Impresa
    Studio Soluzioni Impresa

    Lascia un commento Annulla risposta

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Cerca

    Categorie

    • Imprenditoria

    Ultimi corsi

    Il grande fratello fiscale 2020

    Il grande fratello fiscale 2020

    €29.00
    Ciak…Si gira!

    Ciak…Si gira!

    €99.00
    Imprenditore! Preparati al 2019

    Imprenditore! Preparati al 2019

    Gratis

    Ultime news

    Bilancio di esercizio e controllo di gestione
    10Apr2020

    Società Accreditata dalla Regione Marche con Decreto n. 903 del 03/08/2018

    LINK UTILI

    • Corsi
    • Eventi
    • FAQs
    • News
    • Chi siamo
    • Contatti
    CONTATTACI

    (39) 392 9856355

    info@studiosoluzionimpresa.it

    Via Benedetto Croce, 61036 Villanova di Colli al Metauro (PU)

    SOCIAL LINKS

    L'Accademia di Studio soluzioni impresa gm s.r.l. - Via Benedetto Croce, 61036 Villanova di Colli al Metauro (PU) - p.iva 02658150418 - Privacy Policy & Cookie Policy - Realizzato da Marche Web Marketing.

    Connect with

    Login with Facebook

    Effettuare il login all’account

    Password dimenticata?

    Non sei ancora registrato? Registrati ora

    Register a new account

    Sei già iscritto? Accedi ora